Casa di Cura Dott. Pederzoli
La Casa di Cura privata “Dott. Pederzoli” nasce nel 1947 e conta, ogni anno, 24.000 pazienti ricoverati, 38.000 accolti in Pronto Soccorso, oltre 1.000.000 di prestazioni ambulatoriali, 15.000 interventi chirurgici e circa 1.000 nascite, con il 35% dei pazienti non residente nella Regione Veneto.
Nel contesto di una domanda di salute sempre più sofisticata, ed in coerenza con il continuo progresso tecnico-scientifico che ha sempre contraddistinto l’operato della struttura, la Casa di Cura “Dott. Pederzoli” ha attuato un intervento di riqualificazione di alcuni reparti e un ampliamento strutturale e tecnologico dei propri spazi. La costruzione di una nuova ala del complesso, in particolare, consente la razionalizzazione dei posti letto a favore di una migliore qualità della degenza e dei servizi offerti.
Accanto alla struttura ospedaliera è stata inoltre realizzata un’innovativa Residenza Sanitaria Assistenziale (RSA) per pazienti non autosufficienti, progettata per dare una concreta risposta ai bisogni dei malati di patologie croniche e per far fronte alla crescente richiesta delle famiglie di garantire ai pazienti continuità assistenziale anche dopo le dimissioni dall’ospedale.
Committente: Casa di Cura Privata Polispecialistica Dott. Pederzoli spa, Peschiera del Garda (VR)
Progetto e Direzione lavori: Ing. Loris Ravazzolo, Cologna Veneta (VR)
Impresa esecutrice: Impresa Edile Lonardi spa, Verona
Applicatore sistemi a secco Saint-Gobain Italia: Iso Sistem Tecnologie srl, Castel D’Azzano (VR)
Il pacchetto delle pareti è completato da due controfodere accostate al blocco centrale e composte dai seguenti elementi: struttura Gyproc Gyprofile da 50 mm, pannelli isolanti in lana di vetro Isover PAR e quattro lastre in gesso rivestito, tre del tipo Gyproc Wallboard 13 ed una del tipo Gyproc Lisaplac in classe A1 di reazione al fuoco.
I tramezzi così concepiti consentono il passaggio degli impianti unicamente nelle contropareti laterali, senza mai intaccare l’integrità e la continuità della compartimentazione al fuoco della parte centrale.
Quattro delle cinque lastre sono del tipo Gyproc Wallboard 13 mentre quella più esterna rivolta verso i corridoi è del tipo Gyproc Lisaplac, in classe A1 di reazione al fuoco. In questo modo le pareti garantiscono ottime prestazioni acustiche, alta resistenza meccanica ed una resistenza al fuoco EI 90.
Tra le due strutture è stata inserita una Gyproc Fire X-Ray, una speciale lastra accoppiata sulla faccia posteriore ad una lamina di piombo, che consente di isolare ed impedire la propagazione delle radiazioni.
La flessibilità tipica dei sistemi a secco Saint-Gobain Italia ha permesso di contenere con facilità tutti gli impianti ed i corpi illuminanti e, nello stesso tempo, di personalizzare gli spazi interni con la creazione di speciali sagomature e particolari disegni architettonici.
La finitura di colore bianco semilucido ed uniforme dei pannelli consente di riflettere e di distribuire la luce in modo ottimale, aumentando notevolmente la luminosità degli ambienti in cui sono installati.
Le fasce laterali di compensazione del controsoffitto sono realizzate applicando una lastra Gyproc Lisaplac, anch’essa in classe A1 di reazione al fuoco, in modo da rispettare le normative vigenti in tema di protezione antincendio.
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